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L'Etna è uno dei vulcani più attivi del mondo ed è costantemente monitorato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo (INGV-OE), Sezione di Catania. Le eruzioni dell'Etna possono essere sia effusive che esplosive. Nel primo caso il magma viene emesso attraverso colate di lava mentre in caso di attività esplosiva sotto forma di "piroclastiti" o prodotti piroclastici. In particolare, le piroclastiti sono dette ceneri se hanno dimensioni minori di 2 mm, lapilli tra i 2 e 64 mm e bombe vulcaniche o scorie se superano i 64 mm.
La quantità di materiale eruttata è legata a due fattori: intensità e durata dell'attività esplosiva. Il campionamento di ceneri e lapilli serve per: classificare l'attività esplosiva tramite l'analisi della dispersione al suolo e dei prodotti eruttati; ottenere una serie di informazioni fisiche e chimiche (dimensioni e morfologia delle particelle che costituiscono il campione, composizione chimica dei prodotti eruttati ). Per questo motivo, in caso di significativa emissione di cenere e lapilli alcuni vulcanologi dell'INGV-OE campionano le aree soggette alla caduta di cenere e lapilli.